LA PROCESSIONARIA DEL PINO

Vive su tutte le specie di pino, sui cedri ornamentali e, seppure raramente, anche su altre conifere, quali l’abete rosso e la douglasia. Quando la temperatura ambientale diventa più mite, indicativamente tra marzo e aprile, le larve escono dai nidi, scendono in processione lungo il tronco degli alberi e raggiungono un luogo adatto del suolo dove interrarsi e formare la crisalide. In questo stadio avviene la trasformazione da bruco a farfalla fino al sopraggiungere delle condizioni ambientali idonee allo sfarfallamento dei nuovi adulti, che si verifica all’inizio dell’estate. Ciascun individuo è lungo circa 4 – 5 cm, ha il capo di colore nero, mentre il corpo è grigio sui lati e rosso fulvo sul dorso.

I rischi per il cane

I cani,  annusando il terreno, possono inavvertitamente ingerire i peli urticanti che ricoprono il corpo dell’insetto. I cuccioli spesso tentano direttamente di giocare coi bruchi o di “assaggiarli”. I sintomi che un cane presenta in questa spiacevole evenienza sono spesso gravi.
Il primo  è l’improvvisa e intensa salivazione, provocata dal violento processo infiammatorio principalmente a carico della bocca ed in forma meno grave dell’esofago e dello stomaco. E’ facile intuire  la gravità di quanto è successo, perché  il fenomeno peggiora con  il passare dei minuti e la lingua, a seguito dell’infiammazione acuta, subisce un ingrossamento patologico, a volte di dimensioni  tali da soffocare l’animale. I peli urticanti, entrando in contatto con la lingua, causano una distruzione del tessuto cellulare: il danno può essere talmente grave da provocare processi di necrosi con la conseguente perdita di porzioni di lingua. Altri sintomi rilevanti sono: la perdita di vivacità del soggetto, febbre, rifiuto del cibo, vomito e diarrea e soprattutto quest’ultima può essere anche emorragica.

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COSA FARE

L’azione di pronto soccorso consiste nell’allontanare la sostanza irritante dal cavo orale, quindi bisogna effettuare un lavaggio della bocca più abbondante possibile, con una soluzione di acqua e bicarbonato. Se il cane, sofferente, non si lascia toccare in bocca, bisogna usare una siringa sprovvista dell’ago, con cui spruzzare la soluzione in bocca, anche più e più volte. Subito dopo bisognerà correre dal veterinario che applicherà le cure più appropriate a seconda della gravità del caso.

 

NOTA: La lotta alla processionaria del pino è obbligatoria e regolamentata dal Decreto Ministeriale del 30 ottobre 2007, che ha sostituito il precedente decreto del 17 aprile 1998. Diversamente da quanto stabilito in precedenza, la lotta a questo insetto è obbligatoria in quelle aree, individuate dalle strutture regionali che svolgono le funzioni del Servizio Fitosanitario  in cui “è stabilito che la presenza dell’insetto minacci seriamente la produzione o la sopravvivenza del popolamento arboreo”.